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Distretto 13: le brigate della morte (1976)

martedì 25 novembre 2008

(Assault on Precint 13) - USA - Thriller - 91'
di John Carpenter

Una stazione di polizia in procinto di chiudere viene assalita da un gruppo di malviventi intenzionati a vendicare la morte del loro compagno: il suo assassino si è rifugiato all'interno.


A suo modo sperimentale,
quest'opera seconda del maestro Carpenter ci propone due elementi caratteristici. Il primo, fortemente d'impatto, è l'ambientazione, il distretto di polizia in disuso isolato dalla metropoli, come già indicato dal titolo forse il vero protagonista, offre lo scenario perfetto allo sviluppo della vicenda. Il secondo fattore importante è la provenienza misteriosa del pericolo, gli assaltatori sono almeno una ventina ma noi conosciamo i volti solo di tre di loro, i quali, dalla metà in poi, si perdono e confondono nella minacciosa oscurità circostante. Non parlano, non sappiamo come interagiscono tra di loro, sono malvagi, sono il male, e non ci è dato sapere altro. Questa caratterizzazione minimal dell'antagonista dà al film una piacevole venatura surreale.

La narrazione soffre tuttavia di una certa approssimazione, si dilunga all'inizio e risolve in fretta alla fine. I personaggi, alcuni interessanti, vedi la protagonista femminile, altri meno, come il tenente, troppo pallido, a dispetto della sua carnagione, per fare da protagonista, che viene sopraffatto ben presto nel ruolo principale dal galeotto dall'animo buono Wilson, detto "Napoleone". Lontano da quel poema vivente che sarà Jena Plissken in Fuga da New York ('81), Wilson risulta anche lui stereotipato e abbozzato, un eroe non abbastanza anti-eroe, privo di sfaccettature ed eccessivamente positivo per essere convincente.

Questa pellicola entusiasmò critica e pubblico di trent'anni fa, e tutt'ora molti estimatori gridano al capolavoro se non, addirittura, al miglior film di Carpenter. In realtà, apprezzabile più per gli spunti registici e le atmosfere che per il film in sè, visto (o rivisto) oggi Distretto 13 appare come un film d'autore, già carpenteriano, ma soltanto lo spiraglio dal quale si è sprigionato e poi espanso il genio visionario del regista in vere perle cinematografiche, quali La Cosa ('82) ed Essi Vivono('88), per dirne un paio di sicuro valore, nella sua filmografia successiva.

sei e mezzo

3 commenti:

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Anonimo 12/01/09, 12:11  

Jena Pleskeen


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umberto 27/07/09, 17:40  

è il rifacimento di un capolavoro del cinema: Un dollaro d'onore.

ritengo sia un buon film ma niente di eccezionale.


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Anonimo 13/12/09, 16:48  

io adoro questo film, secondo me è ottimo...




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