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Iron Man Due

lunedì 3 maggio 2010

C'è un unico sequel che è migliore del "capostipite", ed è Spiderman 2. Tutti gli altri, chi più chi meno, sono tentativi falliti di ripetere il miracolo. Ma non succede mai, e questo per ragioni abbastanza ovvie. Il fattore novità sparisce, la sorpresa dello spettatore nel trovarsi di fronte a un giocattolo nuovo è già stata sfruttata, e cercare di mettere insieme un qualcosa che non dia l'impressione di già visto costringe gli autori a inserire nuovi ingredienti che finiscono per sovraccaricare la sceneggiatura di inutili ridondanze. E qui c'è una doverosa distinzione che è giusto fare rispetto ad opere che, nascendo sin dall'inizio con l'intento di essere una saga, i fulcri narrativi sono spalmati su più film, mentre in un'opera unica non vi è motivo di non sparare tutte le cartucce alla prima occasione. Iron Man 2, in questo, è un po' un sequel da manuale. I nuovi insignificanti personaggi, in primis quello di Scarlett Johansson, che fino all'ultimo non si capisce quale sia la sua funzione, sono il lampante tentativo di dare nuova linfa ad una storia che è già stata raccontata. L'aspetto che dava vero spessore al primo film, l'introspezione della complessa e affascinante figura di Tony Stark, qui è ormai esaurita, e presentarlo in fin di vita non dona granchè di più al personaggio, se non giustificare un po' di ubriachezza molesta. Un paio di note positive sono i mirabolanti effetti speciali, a cui ormai abbiam fatto l'abitudine ma che è sempre un piacere vedere, e le interpretazioni di Mickey Rourke... che ve lo dico a fare, e di un azzeccatissimo Sam Rockwell. Robert Downey Jr. forse per deficit di copione o per quella sensazione di già visto, o per entrambe le cose, non è all'altezza del primo capitolo. Per il resto, questo secondo Iron Man è sostanzialmente inutile, come lo è quasi sempre tutto ciò che è seguito da un due. C'era da aspettarselo, ce lo aspettavamo, però dispiace sempre. Leggi tutto...