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Bolt (2008)

domenica 7 dicembre 2008

[Bolt - Un eroe a quattro zampe] - (Bolt) - USA - Animazione - 97'
della Walt Disney Picture

Bolt crede di essere un cane dai superpoteri mentre è in realtà la star di una nota serie televisiva. Durante una puntata dello show la sua padroncina Peggy viene rapita e Bolt ignaro che si tratti di finzione scappa per ritrovarla.

I primi 10 minuti sono mozzafiato, una lunga sequenza di ottima azione con tanto di bullet time (alla faccia di Max Payne). Pochi minuti e siamo già stati prepotentemente tirati dentro la storia, per scoprire un attimo dopo che in realtà era tutto finto, semplicemente la scena di un serial. Già questo colpo di scena/spiazzamento iniziale basta a far innalzare la lancetta del gradimento di parecchie tacche. Ma ovviamente la storia è appena iniziata. Bolt è un road movie, in cui Disney si distacca ancora una volta dallo style nouveau della sua Pixar per riprendere le dinamiche narrative disneyane classiche. Parlo di una storia semplice e lineare con degli animali antropomorfi dalla fortissima caratterizzazione che fanno da portante all'intera proiezione. Ed infatti sono loro il vero punto di forza del film, studiati a fondo nella personalità, in un continuo contrasto tra la loro umanità e animalità. Bolt, il cane fedele e coraggioso, doppiato in Italia da un Raoul Bova in gran forma, dovrà affrontare la sfida più ardua: vedersela con sè stesso. La gatta Mittens, furba e materialista, è semplicemente fantastica, anche lei dovrà affrontare il proprio Io e un percorso di cambiamento ed autocoscienza parallelo a quello di Bolt. Il criceto Rhino è la mascotte, elemento ironico del trio, che in realtà fa ridere poco ma è abbastanza isterico da risultare simpatico. Infine gli spassosissimi piccioni, esilaranti, specialmente nelle loro movenze riprodotte in modo geniale, e presentati come riferimento sociale dei luoghi che visiteranno i nostri eroi. La grafica è quella già vista ne Gli Incredibili, un po' grezza ma che non si prende troppo sul serio e col suo tono caricaturale risulta gradevole fin da subito. Il messaggio di fondo è invece inverso ma complementare in quanto l'accento è posto sull'accettazione, piuttosto che sull'affermazione, di sè stessi.

La critica un po' unanime di essere rivolto più dichiaratamente ai bambini, rispetto alle recenti produzioni Disney/Pixar, la trovo pertiente fino ad un certo punto, e la quasi totale assenza di musiche è secondo me la prova più lampante del contrario. E' indubbio comunque che anche gli adulti possano godersi questo film e trarne anche loro qualche insegnamento.

otto

1 commento:

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Anonimo 16/01/09, 21:49  

Troppo carino...l'ho visto e mi è piaciuto davvero tanto!




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