Il curioso caso di Benjamin Button (2008)
domenica 25 gennaio 2009
(The Curious Case of Benjamin Button) - USA - Drammatico - 166'
di David Fincher
di David Fincher
La vita di Benjamin Button, un uomo nato vecchio che ringiovanisce invecchiando.
Candidato a tredici premi Oscar, quest'anno si prevede che Benjamin Button farà manbassa di statuette dorate. Non tutti però sono d'accordo con l'Academy e inaspettatamente si sono sollevati cori di critiche tanto forti che è stato creato addirittura un fanclub anti - Benjamin Button. L'accusa principale che gli rivolgono è di essere un riadattamento, nemmeno troppo dissimulato, di Forrest Gump ('94). Curioso. E in effetti a ben guardare i due film hanno parecchi punti in comune, ancorpiù che lo sceneggiatore, manco a dirlo, è lo stesso: Eric Roth. Diciamo pure che la struttura e molti personaggi di Benjamin Button sono stati ricalcati pari pari da Forrest Gump, è innegabile. E' un buon motivo questo per non vederlo? Direi di no perché evidentemente non sono lo stesso film.
Il curioso caso di Benjamin Button ha il pregio di essere una grande storia raccontata magistralmete; la metafora sulla vita e sul tempo che passa è insaporita dal particolare gioco che si instaura con lo spettatore del "come sarebbe se" la vita scorresse al contrario. E' interessante notare che al destino è riservato un ruolo importante nel raccontare la vita, a cominciare dal padre di Benjamin, il signor Button, che produce bottoni (in nomen omen) come dal fatto che curiosamente (ancora) abbandoni suo figlio proprio alle soglie di un ospizio. Così come l'uomo ripetutamente colpito dai fulmini e il frequente richiamo al destino nei dialoghi, fino alla scena dell'incidente col taxi che è in sostanza la dimostrazione di questa visione "fatale" dell'esistenza. E' dunque vero che il tempo a nostra dsposizione va vissuto al meglio ma alcune circostanze, spesso importanti, sfuggono completamente al nostro controllo. Queste sfaccettature rendono la lettura del film meno banale di come potrebbe apparire ad una rapida visione d'insieme. Una nota di merito poi ad effetti speciali e make-up, raffinatissimi, probabilmente innovativi nel campo dell' invecchiamento / ringiovanimento degli attori.
Al contrario ho trovato poco appropriata la scelta di Brad Pitt nel ruolo di Button. Se da una parte riesce egregiamente a caratterizzare l'anzianità del suo personaggio, la sua credibilità tracolla quando si trova ad assumere le sue reali sembianze: troppo figo, troppo pompato, troppo Pitt. Non che essere Pitt sia colpa sua; in Seven ('95) e soprattutto in Fight Club ('99) era perfetto nel suo ruolo, ma qui no. Ancora, avvicinandosi alla conclusione la narrazione si sofferma troppo sulla love story togliendo spazio al finale che risulta sbrigativo e non all'altezza del brillante inizio. In un mega-metraggio della durata di quasi tre ore è lecito aspettarsi un migliore dosaggio dei tempi, o no?
Difetti che però non bastano a far crollare la solida struttura sorretta da un Fincher che ha raggiunto evidentemente un livello di maturità artistica ed umana che lo spinge a raccontare una parabola esistenziale. Uno dei migliori registi di Hollywood nonchè tra i più in in voga, sempre all'altezza della situazione, i suoi film sono tutti ottimi, più di uno memorabile, ma ai quali manca sempre quel qualcosa in più per abbracciarli senza riserve e sussurrare la parola capolavoro. Benjamin Button, in questo, non è da meno.
otto
Al cinema dal 13 Febbraio
4 commenti:
Andrò a vederlo assolutamente...Lo aspetto da tempo e poi con tutte quelle Nomination agli Oscar credo che ne valga proprio la pena.Complimenti ancora per il sito,CIAOOO!!!
Sembra molto interessante. Da vedere!
Bellissimo questo film! L'ho visto e devo dire che è molto appassionante e poi le 2 ore e 40 si sopportano molto bene perchè la storia è scorrevole e talmente interessante che quasi non te ne accorgi. Credo che tutte le Nominations agli Academy Awards sono meritate e spero che verrà premiato. Al prossimo film...CIAOOOO!!!
a me non è piaciuto particolarmente